• 2 Dicembre 2021
  • Valentina Bardellotto
  • blog

Cari lettori, come ben sa chi già ci conosce e come impareranno presto i nuovi arrivati, qui alla Sfera ogni ventata di novità è ben gradita, anche se viene dalle fredde terre nordiche. Infatti, ci piace molto andare a scoprire le tradizioni degli altri Paesi e raccontarvele, soprattutto se sono belle come quella di cui parliamo oggi: lo Jólabókaflóð, ma cosa significa questa parola impronunciabile? È uno scioglilingua? È una magia?

Si tratta di un termine islandese composto da jól (Natale), ‎ bók (libro) e‎ flóð (alluvione, inondazione, marea), traducibile con l’espressione “inondazione di libri per Natale”, che trova il suo corrispettivo nell’inglese Christmas Book Flood. Indica l’usanza di regalarsi libri per Natale e di cominciarne subito la lettura in quei giorni di festa e riposo. In Islanda, è tradizione che il giorno della Vigilia si scambino tonnellate di libri e che fin da subito ci si possa gettare a capofitto nella loro lettura, sorseggiando una tisana, gustando una cioccolata calda o godendosi il calduccio di fronte al camino acceso. In Italia invece sottrarsi agli interminabili e squisiti banchetti di Natale coi parenti per leggere un libro potrebbe essere considerato un sacrilegio, ma in Islanda è ormai un’abitudine cara a tanti dei suoi abitanti.

Questa tradizione nasce durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, anno in cui l’Islanda ottiene l’indipendenza dalla Danimarca. A quel tempo, mentre per molte merci importate c’erano grosse restrizioni, la carta era uno dei pochi beni facili da reperire, non razionati, così gli islandesi si appassionarono alla lettura e, in mancanza di altri tipi di doni, i libri divennero il regalo natalizio principale. Ancora oggi, in Islanda, nonostante le infinite possibilità di acquisto, i libri rimangono comunque il regalo di Natale per eccellenza e la maggior parte delle nuove uscite viene, non a caso, pubblicata tra ottobre e novembre, in modo tale da ampliare l’offerta in vista della festività.

Per uno Jólabókaflóð coi fiocchi è necessario anche un Bókatíðindi, letteralmente “catalogo dei libri”. Dal 1944 viene inviato per posta alle famiglie islandesi e contiene una raccolta dei nuovi titoli tra cui scegliere i libri da regalare a parenti e amici e quelli che si desiderano leggere. Vi voglio segnalare anche una curiosità che riguarda questo termine: Tíðindi infatti significa “catalogo”, e fin qua nulla di strano, la cosa interessante da osservare è che deriva da una parola germanica, da cui hanno origine anche i termini inglesi “tiding” notizia, e “tide” marea, proprio come la marea di libri che si regalano e ricevono durante questa ricorrenza.

Anche noi, alla Sfera di Pistacchio, siamo grandi amanti dei libri e riteniamo che siano sempre un dono arricchente, perfetto per il Natale; abbiamo quindi selezionato per voi alcuni consigli d’acquisto per bambini e ragazzi. Restate connessi perché nei prossimi giorni arriverà anche il nostro piccolo Bókatíðindi.

Stay tuned!

Giulia