Laboratorio teatrale “Il corpo della parola”
A cura dell’insegnante Laura, attrice e danzatrice, danzaterapeuta in formazione
“Il vaso è utile grazie al fatto che è vuoto”
Laozi
Praticare l’arte teatrale è innanzi tutto uno spogliarsi di tutte quelle strutture che ci rendono
automatici e ci impediscono di esprimere la nostra autenticità. Più siamo “vuoti”, più siamo
ricettivi. A questo serve il training , a prepararsi al particolare tipo di vita che è la scena
teatrale.
Training significa “allenandosi”, e consiste in un insieme di pratiche ed esercizi che servono
a rilassare, fortificare, potenziare, destrutturare, nutrire, incentivare l’insieme psicofisico
umano che è lo strumento dell'attore: corpo, intelligenza, emotività, immaginazione.
Così facendo impariamo a conoscere noi stessi/e ed è per questo che l’arte teatrale, come
la danza e l’arte in generale, possono essere validi strumenti per intraprendere un percorso
di crescita personale.
il tema che ho scelto per questa prima serie di incontri è “Il corpo della parola”. La parola ha
una sua sostanza che si articola attraverso il suono, ma le cui radici si trovano nel corpo
della persona. Perciò il percorso si svilupperà attraverso delle cellule di lavoro che mirano ad
esplorare il corpo, il gesto, il suono, il linguaggio simbolico non verbale, la voce, l’emissione
e l’articolazione dei suoni-parole.
Le parole dei testi teatrali e letterari hanno un peso e un valore quando le possiamo
riconoscere profondamente dentro di noi.
Questo approccio è un cammino verso, è l’apprendimento di alcune pratiche che possono
aiutarci a liberare il potenziale creativo, è uno stare assieme agli altri in una forma creativa e
costruttiva, imparando a liberarci dal giudizio e l'auto giudizio.
Obiettivi e finalità
– riportare il/la praticante al qui ed ora
– percepire se stesso/a nello spazio
– riconoscere se stesso attraverso l’esplorazione del trinomio spazio-tempo-energia
– ritrovare il piacere nel movimento
– convogliare la componente biologica – funzionale, all’interno della pratica simbolico
rappresentativa, nel quadro di un’esperienza intrinsecamente creativa e relazionale
– vivere la parola come un atto creativo radicato profondamente nel corpo
– comprendere e vivere l’atto poetico
– comprendere il testo e riuscire a riprodurlo in modo profondo e autentico
– affinare e potenziare il corpo
– affinare la capacità di articolazione fonetica
Modalità di lavoro
Ogni incontro è della durata di 75 – 90 minuti e si articola in due fasi: un rituale di inizio (ritorno al qui
ed ora), lo sviluppo del tema centrale dell’incontro e il rituale finale (ritorno al sè).
Gli incontri si svolgono con materiali o a corpo libero, con musica o senza.
Per maggiori informazioni scarica la brochure.
Per iscrizioni scrivere a abilitasfera@gmail.com